Nasce nel 1908 per iniziativa di un gruppo di appassionati di calcio.
Il 10 ottobre 1920 la Carrarese veste per la prima volta la maglia azzurra.

La squadra giocava nel campo “Augusto Mungai” in seguito chiamato “Campo Viale XX Settembre”. Il campo fu soprannominato e ancora oggi conosciuto come “Fossa dei Leoni”.

Durante tutti gli anni ’30 gli azzurri si mantennero in Prima Divisione (il terzo livello calcistico dell’epoca) sfiorando più volte la promozione.

Nel 1936 quattro atleti carraresi, cresciuti nel vivaio azzurro, Libero Marchini, Achille Piccini, Paolo Vannucci e Bruno Venturini, vennero convocati dal CT della Nazionale Vittorio Pozzo per le olimpiadi di Berlino dove vinceranno la medaglia d’oro. A loro quattro nel 2005 verrà intitolato lo Stadio dei Marmi.

Il 10 ottobre 1920 , l'U.S. Carrarese veste per la prima volta la maglia azzurra e conduce un' amichevole contro lo Sport Club Virtus di Spezia, vincendo per 6 a 3.

TIMELINE

Nasce U.S. Carrarese Calcio

La Società Polisportiva Carrarese nacque nel 1908 per iniziativa di un gruppo di appassionati di calcio che riunì intorno a sé una selezione di giovani, da tempo praticanti quello sport per puro divertimento; i colori sociali erano il grigio e il verde.

La squadra disputa alcune partite amichevoli con compagini locali, ma solo nel 1919 partecipa al suo primo campionato ufficiale.

L’esordio in maglia Azzurra


Il 10 ottobre 1920 è una data storica. L’U.S. Carrarese veste per la prima volta la maglia azzurra, inaugurandola in un’amichevole contro lo Sport Club Spezia, vinta per 6 a 3.

La squadra giocava nel campo “Augusto Mungai” in seguito chiamato “Campo Viale XX Settembre”. Il campo fu soprannominato da Bruno Roghi, inviato de La Gazzetta dello Sport, “Fossa dei Leoni” dopo che rimase impressionato dal ruggito dei tifosi.

Gli anni fino al secondo dopoguerra


In quegli anni in tutta Europa dominava la scuola calcistica ungherese e anche sotto le Apuane questo periodo fu segnato dalla presenza di importanti giocatori magiari come Ernest Gusich, Lajos Konyor (che segnerà ben 30 reti in 3 stagioni) e Ferry Lenghyel. Anche in panchina la Carrarese fu guidata allenatori carismatici come Géza Kertesz e soprattutto Imre Payer che allenò la squadra per sei stagioni.

Durante tutti gli anni ’30 gli azzurri si mantennero in Prima Divisione (il terzo livello calcistico dell’epoca) sfiorando più volte la promozione.

Nel 1936 avvenne un fatto eccezionale per la città e la società: quattro atleti carraresi che erano cresciuti nel vivaio azzurro, Libero Marchini, Achille Piccini, Paolo Vannucci e Bruno Venturini, vennero convocati dal CT della Nazionale Vittorio Pozzo per le olimpiadi di Berlino dove vinceranno la medaglia d’oro. A loro quattro nel 2005 verrà intitolato lo Stadio dei Marmi.

Nel 1944 in piena guerra la Carrarese partecipa al Campionato Alta Italia, con una squadra falcidiata da numerose assenze nell’organico a causa della partecipazione alla guerra partigiana, agli sfollamenti e alle deportazioni. Nonostante ciò gli azzurri onorano il torneo classificandosi quarti nel loro girone.

Imre Payer, per sei stagioni tra gli anni '20 e '40 alla guida della Carrarese

Il Secondo dopoguerra: gli anni in Serie B


Nel 1946 venne ammessa provvisoriamente nel girone A della Serie B per aver sfiorato la promozione nel 1943, anno dell’interruzione dei tornei per la seconda guerra mondiale. L’esperienza in serie cadetta durerà soltanto due stagioni, ma sarà ricordata con orgoglio per molti anni a seguire.

Nel 1955 la Carrarese si trasferì all’attuale stadio comunale “dei Marmi”, impianto che venne inaugurato con la partita contro il Piombino.
Tra gli anni ’50 e ’60 la squadra disputa con alterne fortune i campionati di IV Serie (che dal 1959 assumerà il nome di Serie D) sfiorando più volte la promozione tra i professionisti. Questa arriverà nella stagione ’62-’63.

Meno fortunati saranno gli anni ’70 che vedono la squadra scendere nuovamente tra i dilettanti per ben dieci stagioni dal 1968 al 1978.

Gli anni ottanta e novanta


Alla fine degli anni ’70 avviene la svolta: il nuovo presidente Gianfranco Cecchinelli ingaggia Corrado Orrico, un giovane allenatore allora ancora poco conosciuto, ma con già una precedente esperienza per una stagione sulla panchina della Carrarese. Orrico rivoluziona il gioco gialloazzurro riuscendo a plasmare una squadra vincente che riesce a vincere il campionato di Serie D del 1978 e a tornare tra i professionisti nella neonata Serie C2. Sempre Orrico, dopo una parentesi di un anno all’Udinese in serie A, porterà nel 1982 gli apuani alla promozione in C1.

Nella stagione 1982-83 la Carrarese di Orrico è una delle protagoniste del campionato: si piazza al terzo posto nel girone A e vince la sua prima Coppa Italia Serie C.

Per tutti gli anni ’80 e ’90 la Carrarese rimane stabilmente in C1 (fatta eccezione solo per la retrocessione della stagione ’87-’88), cambia la società con l’arrivo degli imprenditori del settore lapideo Luciano Grassi e Gaspare Menotti; in panchina siedono allenatori che in seguito diventeranno famosi in blasonate squadre di serie A come Marcello Lippi, Luigi Simoni e Silvio Baldini.

Corrado Orrico, per sei volte in carriera sulla panchina dei giallazzurri, conseguendo due promozioni e vincendo la Coppa Italia di Serie C
Una formazione della Carrarese 1982-1983, vincitrice della Coppa Italia Serie C

Gli anni Duemila


Il nuovo millennio vede la Carrarese lottare per la salvezza in Serie C1.

Nel 2010 è data la conferma ufficiale del ripescaggio del club toscano in Lega Pro Seconda Divisione.  Pur battuta dal Carpi per la promozione diretta, la Carrarese batte ai play-off il San Marino e il Prato, guadagnando così la promozione in Lega Pro Prima Divisione appena un anno dopo.

La stagione 2014-2015 con la nuova Lega Pro unica la Carrarese viene inserita nel girone dell’Italia centrale con ben sette derby toscani da disputare. L’andamento della squadra risulta altalenante ma riesce comunque a raggiungere la salvezza matematica alla penultima giornata.

Nell’estate del 2017 la società chiama in panchina il tecnico Silvio Baldini, sotto la guida del quale la squadra nel 2019-2020 ottiene il secondo posto nel girone e si spinge fino alle semifinali dei play-off per l’approdo in serie B.
Nella semifinale play off affronta il Bari dove viene battuta per 2-1 ai tempi supplementari.

Nella stagione 2021/2022 la società di Piazza Vittorio Veneto Affida la conduzione tecnica ad Antonio Di Natale  raggiungendo i playoff dopo il decimo posto nella stagione regolare.

Nella stagione sportiva 2022/23 inizia l’era di mister Alessandro Dal Canto che raggiunge il quarto posto in graduatoria dopo un girone di ritorno caratterizzato da una striscia positiva di tredici risultati utili consecutivi e risultando la migliore squadra per rendimento interno dei tre diversi raggruppamenti in cui è composta la serie C.

Una formazione della Carrarese 1982-1983, vincitrice della Coppa Italia Serie C
Carrarese_82-83
Carrarese_Calcio_1908_1988-89
Carrarese_Calcio_1908_1983-84